MAD, Messa a Disposizione Docenti e ATA come Funziona

Se si vuole insegnare oppure si vuole lavorare come personale ATA (personale amministrativo tecnico e ausiliario) è necessario presentare presso le scuole italiane la MAD (messa a disposizione). Si tratta di una vera e propria candidatura spontanea e informale, principalmente per ricoprire un ruolo di supplenza, che viene espressamente prevista dalla normativa italiana che disciplina l’ambisco scolastico ed educativo (decreti ministeriali 39/1998 e 22/2005).

Se si verifica una carenza di docenti, i dirigenti scolastici possono contattare i soggetti che hanno dichiarato la loro disponibilità nel caso in cui in graduatoria non siano presenti insegnanti idonei. Un aspetto che bisogna tenere a mente è che possono presentare la MAD anche persone che non hanno tutti i requisiti previsti dalla normale normativa per l’insegnamento. Infatti non è necessario avere una laurea specialistica/magistrale con 24 CFU in materie psicopedagogiche e l’abilitazione all’insegnamento perché l’invio non è soggetto ad alcuna restrizione.

Come funziona la MAD

La MAD anche se è una candidatura spontanea risulta essere un atto formale e deve essere presentata a tutte le scuole presso cui l’aspirante docente vuole ricoprire delle supplenze oppure svolgere un ruolo da personale ATA per una sostituzione. In questo documento bisogna indicare:

  • le proprie generalità (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo e recapiti);
  • le competenze acquisite. Si consiglia di inserire tutte le proprie esperienze di insegnamento, anche quelle nei centri studi e le ripetizioni private;
  • i titoli di studio. Si ricorda che solo le varie lauree magistrali sono identificate con una sigla alfanumerica (classe di concorso) relativa all’insieme di materie che il docente può insegnare. Ciò non vale nel caso in cui si possieda esclusivamente una laurea triennale, tuttavia è bene indicare la classe di concorso più vicina al corso di studi seguito per facilitare la selezione da parte delle scuole. Inoltre è possibile indicare eventuali specializzazioni;
  • la provincia e il grado scolastico.

In base alla nota 1027/2009 del MIUR è stata messa a disposizione degli aspiranti docenti la possibilità di presentare la MAD anche in scuole di altre province rispetto a quella nella quale si è presenti nella graduatoria di istituto. Tuttavia bisogna tenere a mente che se si viene selezionati si deve spostarsi nell’area dove si trova la scuola in questione. Inoltre il modulo per la messa a disposizione può essere inviato anche da chi è stato inserito nella graduatoria di seconda oppure di terza fascia.

Un altro aspetto da tenere a mente è il fatto che è possibile inviare più MAD a vari istituti perché non esistono limiti di invio, sia per quanto riguarda l’ambito numerico che quello territoriale. Al contrario, si hanno maggiori probabilità di ottenere un incarico per una supplenza inviando un numero elevato di domande di messa a disposizione. Proprio per questo motivo viene consigliato agli aspiranti docenti di inviare quante più domande possibile.

Cosa tenere a mente

Sul sito del MIUR è possibile scegliere tra quattro tipologie differenti di MAD. Nello specifico si tratta di:

  1. messa a disposizione standard;
  2. messa a disposizione per personale ATA;
  3. messa a disposizione per personale di sostegno;
  4. messa a disposizione per corsi di recupero estivi.

Oltre a essere una strada alternativa per ricoprire incarichi di supplenza, la domanda di messa a disposizione permette di acquisire punti ed esperienza, così da aumentare le possibilità di ricoprire il ruolo effettivo di docente. Infatti lo svolgimento delle supplenze presso le scuole statali e paritarie consente di accumulare punti, che possono essere spesi per accrescere le proprie possibilità di essere contattati dagli istituti scolastici. Tuttavia bisogna ricordare che non si possono sommare i giorni di supplenza di un anno con quelli di un altro. Nello specifico si acquisiscono:

  • 1 punto per 16 giorni continuativi di supplenza;
  • 2 punti per una supplenza della durata variabile dai 16 ai 45 giorni;
  • 6 punti per una supplenza da 76 a 105 giorni;
  • 8 punti per un periodo di supplenza da 106 a 135 giorni;
  • 10 punti se la supplenza dura dai 136 ai 165 giorni;
  • 12 punti quando si svolge una supplenza della durata di oltre 166 giorni.

Per aumentare le probabilità di essere chiamati a ricoprire una supplenza è necessario tenere a mente che il processo di selezione delle scuole dove presentare la domanda non deve avvenire in maniera casuale. Di conseguenza è bene optare per gli istituti che hanno maggiore necessità di personale oppure che possono essere facilmente raggiungibili in caso si avessero delle precise esigenze personali.

Inoltre è preferibile inviare la MAD durante le vacanze di Natale, prima dell’inzio dell’anno scolastico e prima che comincino i corsi di recupero estivi perché si tratta dei periodi in cui gli istituti hanno maggiore necessità di insegnanti.

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