Come diventare insegnante nelle Scuole Private? Guida pratica e consigli

Essere insegnanti, diventare insegnanti e rivestire questa professione nelle scuole private è un passo importante. In seguito alla riforma della Buona Scuola è necessario però frequentare il primo anno del FIT, e seguire un itinerario ben preciso. Ma non temere, andremo a scoprire di che cosa si tratta insieme, in questa guida completa.

Per prima cosa è bene dire che se vuoi intraprendere questa professione ti conviene iniziare proprio dalla scuola privata. Qui avrai modo di insegnare senza dover essere iscritto a una graduatoria. Sarà sufficiente essere assunti da un Dirigente Scolastico, con il quale potrai poi decidere a quanto ammonti lo stipendio che andrai a percepire.

Le nuove regole per diventare insegnanti: la riforma del reclutamento docenti

 Come accennato è stato modificato il percorso per diventare insegnanti di ruolo. Al momento chi sceglie di seguire tale carriera, e insegnare nella scuola secondaria, dovrà:

  • Iscriversi a un concorso valido per l’accesso a un percorso di formazione;
  • Sostenere poi il tirocinio triennale, che viene chiamato FIT.

Quest’ultimo permette di sostituire la “vecchia” abilitazione: ad oggi, una volta abilitato, un insegnante potrà infatti essere assunto a prescindere dal concorso, previa iscrizione alle graduatorie regionali. Ma il vero mistero è quello che aleggia attorno alla scuola privata. E’ ben chiaro a tutti come funzioni il procedimento per le scuole paritarie, ma che cosa bisogna fare dopo gli effetti della riforma del reclutamento sull’istruzione privata? Come ci si candida per ottenere una cattedra?

 Futuri insegnanti per scuole private: ecco cosa devi sapere!

Gli insegnanti di scuole private non dovranno quindi ottenere l’abilitazione. Possiamo dire che, in linea generale, la riforma del reclutamento ha rimosso questo titolo tra la lista dei requisiti. E’ importante solo avere un diploma di specializzazione per l’insegnamento. Potrà essere conseguito grazie al primo anno del FIT, che comprende un percorso di formazione, inserimento e tirocinio. Vi hanno accesso solo i vincitori del nuovo concorso scuola. In alternativa serve un diploma in didattica speciale, o in pedagogia.

Nel caso dell’insegnamento presso la scuola privata secondaria di I e II grado bisogna necessariamente frequentare e superare il primo anno del FIT. La candidatura è aperta anche a tutti coloro che non hanno conseguito il diploma di specializzazione, ma dovranno essere iscritti al corso, da non più di tre anni dal momento dell’immatricolazione.

Vi è però un comma, nel decreto, che è interessante per chiunque voglia insegnare nella scuola privata pur non avendo superato il concorso. L’articolo 15, infatti, dice che il concorso non sarà il solo modo per avere accesso al corso di specializzazione per il diploma. In base ad eventuali posti liberi, gli aspiranti professori che dispongono di un titolo necessario e hanno 24 CFU propedeutici per l’insegnamento, potranno candidarsi all’Università.

Vuoi insegnare presso scuole elementari private?

Non serve diploma di specializzazione, poiché il primo ciclo d’istruzione non è stato toccato dalla riforma, quindi manterrà i vecchi requisiti. Chi potrà quindi insegnare in una scuola primaria? Chi ha una laurea quinquennale o magistrale in Scienze della formazione primaria. E’ sufficiente presentare domanda a un istituto, e sperare di essere contattati per poter coprire un posto vacante.

Un altro importante capitolo da considerare è legato allo stipendio: molti insegnanti affermano che lavorare nelle scuole paritarie preveda un incasso ridotto. Questo perché ogni insegnante possiede un punteggio in base al servizio svolto e quindi all’anzianità che è data dagli anni in cattedra. Può quindi accadere che venga contattato da una struttura privata un insegnante giovane, che ha minor esperienza sul campo e si troverà a ricevere uno stipendio basso. In media, possiamo quindi dire che a un insegnante giovane sarà offerto uno stipendio di 800€ al mese.

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