Codice e Numero CRO Bonifico: Cos’è, Dove si Trova e a Cosa Serve

Accertare la veridicità di un versamento e poterlo tracciare sono aspetti di cruciale importanza all’interno del sistema interbancario. Oggigiorno, infatti, la tecnologia, oltre ad aver cambiato i sistemi di pagamento, ha abbattuto le distanze. Non è più necessario recarsi in banca per effettuare un bonifico, per il semplice motivo che basta avere una piattaforma di home banking. Poi il passaggio dalla modalità cartacea a quella digitale, altro non è che logica conseguenza.

CRO bonifico: cos’è?

Ciò che conta è che una volta ultimata al transazione, sia online che off-line viene rilasciata una ricevuta che attesta l’avvenuto versamento. Il documento, digitale o cartaceo, contiene tutta una serie di codici numerici che ti consentono di effettuare un controllo diretto verso il destinatario di un bonifico, di un accredito o di un versamento e, al tempo stesso, di verificare che il mittente ha portato a termine la transazione. Se questo è possibile, lo si deve al CRO.

In estrema sintesi è possibile definire il CRO come il codice riferimento operazione: sono 11 numeri univoci, connessi ad una determinata attività bancaria. Sono 11 numeri, senza lettere. E’ sempre visualizzabile in un bonifico, dove gli istituti bancari del mittente e del destinatario sono diverse. Il sistema SEPA, di fatto, con il numero di CRO fornisce un identificativo di quella determinata operazione bancaria, volto ad attestarne la corretta esecuzione. Con il numero di CRO il beneficiario dell’accredito trova risposta al quesito “Ma il bonifico del mittente è stato eseguito in modo corretto?”.

E se il numero di CRO non compare? Cosa fare?

Premesso che il numero di CRO in genere compare automaticamente a prescindere dal fatto che il bonifico sia stato effettuato online, tramite internet banking, oppure off-line, in banca, può capitare che il codice non compaia nella distinta del bonifico. Che fare in questo caso? Basta contattare la banca e, dopo aver indicato tutti gli estremi del bonifico, vale a dire nome e cognome del beneficiario, l’importo pagato e la data della transazione, il numero di CRO verrà comunicato senza intoppi.

E se invece compare solo un secondo codice, noto come Transiction Reference Number? Il TRN ha 30 numeri. In questi vi sono anche gli 11 numeri univoci del CRO. Nello specifico sono quelli che vanno dal sesto al diciassettesimo numero. Attenzione, però. Il discorso è valevole solo se il bonifico viene effettuato tra due istituti bancari diversi. Se le filiali delle banche sono le stesse, il CRO sarà diverso per il semplice motivo che si è dinanzi ad un analogo circuito di riferimento.

L’importanza del numero di CRO nei bonifici bancari

Un bonifico SEPA necessita di un lasso di tempo mediamente fra le 24 e le 48 ore per raggiungere l’istituto bancario del beneficiario. A fronte di possibili ritardi dell’accredito, urge scoprire la tipologia della problematica in questione. Nelle suddette situazioni, specie a fronte di scadenze o di impellenze, dove avere liquidità è importantissimo, è scelta saggia contattare la propria banca e verificare l’esattezza del numero di CRO. Se il numero di CRO fosse corretto, a fronte di ulteriori ritardi nella riscossione dell’accredito, urge contattare la banca per capire le possibili cause del problema.

Infine, a fronte di un possibile errore del codice, l’errore è di certo all’origine. Ergo, la decisione giusta è quella di chiamare in causa chi ha ordinato il bonifico.

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